Cocciopesto Rosso
Polvere di cocciopesto rossa conf. 25 kg
Granulometrie 0-1mm e 0-3mm
La polvere di cocciopesto è 100% materiale riciclato.
COCCIOPESTO ROSSO A MACINAZIONE FINE O MEDIA
La polvere ottenuta dalla macinazione di argille naturali cotte a temperature controllate, viene usata per il confezionamento di malta al cocciopesto per intonaco naturale e intonachino al cocciopesto colorato.
La polvere di cocciopesto migliora le resistenze meccaniche e l'indice di idraulicità delle miscele e ne incrementa la traspirabilità favorendo così la regolazione igrometrica degli ambienti.
IL COCCIOPESTO E IL GRASSELLO DI CALCE
Aggiungendo la polvere di cocciopesto rosso al grassello di calce e alla sabbia si ottiene un intonaco sano e traspirante. Se la polvere è aggiunta a grassello di calce stagionato e sabbia fine si può ottenere un intonachino caratterizzato dal colore rosso mattone tipico di questa polvere, noto come "colore cocciopesto".
L'uso di coccio pesto è indicato nei cantieri di restauro e recupero conservativo ed in tutti i casi ove siano richieste malte con particolari caratteristiche meccaniche e chimiche in perfetta armonia con le tradizioni storiche ed ambientali. Ideale per la bioedizia nella costruzione e nel restauro di immobili di recente costruzione.
Il prodotto è per sua natura bioecologico e totalmente riciclabile. È una alternativa ecologica all'impiego del cemento e delle calci idrauliche che per la loro produzione necessitano di molta energia termica (produzioni energivore). Con il cocciopesto si ottiene un naturale indurimento degli impasti di calce grazie ad un processo chimico naturale conosciuto fin dall'antichità (Romani e Fenici). L'aggiunta infatti di questo aggregato veniva quindi effettuata in funzione idraulicizzante, cioè per ottenere una malta di calce con proprietà idrauliche. In questo modo, la malta di calce può fare presa anche in ambienti umidi e non necessita della carbonatazione, cioè del contatto diretto con l'aria per indurire trasformando l'idrossido di calcio in carbonato di calcio. Se la calce è resa idraulica dal coccio pesto, la reazione chimica dell'indurimento viene attivata anche in presenza di acqua. L'intonaco romano, o "Opus Signinum" era utilizzato in molte opere, ad esempio come impermeabilizzante nel rivestimento di fondo e nelle pareti di vasche in muratura o di cisterne, oppure come materiale di pavimentazione, in cui la malta faceva da matrice a tessere di mosaico o a frammenti di marmi bianchi o colorati. Queste opere hanno attraversato millenni e sono ancora visibili ora, a dimostrazione dell'estrema resistenza nel tempo di questo materiale.
Con il cocciopesto si possono ottenere impasti macroporosi altamente traspiranti. ma anche superfici quasi impermeabili adatte per la cucina e per il bagno, a seconda dei procedimenti di lavorazione adottati.
GRANULOMETRIA
Cocciopesto Fine: 0 -1mm
Cocciopesto Medio: 0-3mm
CONFEZIONAMENTO
- Sacco 25 kg
- Volume contenuto 19 lt circa
- Peso specifico 1270 kg/mc
GLI IMPIEGHI DEL COCCIOPESTO
INTONACO AL COCCIOPESTO ROSSO DA MISCELARE IN CANTIERE
La tecnica del cocciopesto può essere adoperata sia all'interno che all'esterno; le sue proprietà lo rendono un rivestimento in grado di conferire una maggiore traspirabilità ai muri umidi, specialmente per contrastare l'umidità di risalita.
Una delle caratteristiche importanti dell'intonaco di cocciopesto, oltre alla capacità di far presa anche in ambienti non a contatto diretto con l'aria, è di essere colorato in pasta. Può fare a meno pertanto dello strato colorato di tinteggiatura. Infatti questi intonaci possiedono naturalmente un colore rosato, dovuto agli aggregati di terracotta e al bianco della calce; possono tuttavia essere trattati anche con velature di colore, solitamente sempre nella gamma dei rossi.
Ha una buona durabilità nel tempo, proprio per le sue ottime capacità traspiranti e igroscopiche e dona un gradevole effetto estetico alla parete sulla quale è applicato.
La sua posa in opera è molto rapida. Inoltre è facile da fabbricare e il risultato finale è un gradevole effetto estetico.
L’intonaco di cocciopesto si applica come un normale intonaco tradizionale. Dopo aver bagnato in abbondanza il muro, si applica una prima mano di prodotto con uno spessore di circa 1 cm. Si lascia asciugare e poi si procede con la seconda mano, di circa uguale spessore. Al termine si passa il frattazzo in legno, con movimenti circolari, per uniformare la superficie dell’intonaco.
Per finire la parete, si prepara l’intonachino, sempre a base di cocciopesto ma più fine. Lo spessore da realizzare è di 0,5 cm, livellare la superficie e conferirle un aspetto omogeneo.
L’intonachino va steso in uno strato sottile di pochi millimetri, per evitare che si formino successivamente delle crepe. In base all'effetto finale desiderato, con il frattazzo si possono ottenere finiture differenti, eseguendo un movimento orizzontale, verticale o circolare. Se invece si preferisce una finitura liscia è raccomandato passare la parete con una spatola metallica.
INTONACO TERMICO AL COCCIOPESTO DA MISCELARE IN CANTIERE
L’intonaco termoisolante con sughero e coccio pesto rappresenta una efficace soluzione di isolamento termoacustico su muri umidi o a rischio umidità. Questo particolare tipo di cappotto unisce sinergicamente le caratteristiche dell'intonaco di cocciopesto con le proprietà isolanti del sughero.
Il risultato è una malta leggera, resistente all'umidità, traspirante e isolante.
In questo intonaco, la parte di inerte (sabbia) viene sostituita dalla granella di sughero. L'impasto e l'applicazione avviene poi in maniera tradizionale.
Data la sua leggerezza, causa minimi carichi in parete e per questo è particolarmente utile su supporti irregolari.
Per ottenere un intonaco al cocciopesto con proprietà termoisolanti miscelare granella di sughero, grassello di calce invecchiato e polvere cocciopesto, calcola le quantità necessarie:
- Caratteristica
- INTONACO
RASATURA
7427245048483
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